Corte Costituzionale: ordinanza storica

Il Comunicato stampa di Associazione Ncc Italia e l'intervento del Pres. Notarbartolo

Ncc: associazioni, da Consulta sentenza storica =AGI0557 3 CRO 0 R01 / Ncc: associazioni, da Consulta sentenza storica = (AGI) – Roma, 7 mar. – “Per la seconda volta in soli 4 anni la Corte costituzionale torna ad occuparsi di Ncc e lo fa con una ordinanza storica. Ovvero ipotizzando che tutto l’impianto normativo varato da Toninelli e Rixi nel 2019 sia incostituzionale oltre che in contrasto col diritto comunitario. Lo sosteniamo da sempre per cui per noi, questa ordinanza e’ una iniezione di fiducia. Che la Corte costituzionale si debba occupare due volte di Ncc spiega bene il disastro della mobilita’ sotto gli occhi di tutti e spiega altresi’ quanto sia indispensabile una legge moderna di ispirazione diversa da quella dei tassisti come e’ stato fino ad oggi”. Cosi’ le cinque maggiori associazioni di categoria – Sistema Trasporti, Anitrav, Associazione Ncc Italia, Comitato Air e Asincc – in una nota stampa in relazione alla sentenza della Consulta. “Siamo anche certi che se la Corte si occupasse dell’articolo 85 del codice della strada, diventerebbe solo un brutto ricordo e continueremo a sollevare la questione in tutti i tribunali finche’ non ne troveremo uno che ci ascoltera’ – aggiungono – abbiamo abbandonato il tavolo di Salvini anche come rifiuto a concertare su un qualcosa di incostituzionale. Ora la Corte ci ha dato la massima autorevolezza. Il ministro sospenda tutto fino alla sentenza definitiva, se questo e’ ancora uno Stato di diritto dove chi governa giura sulla Costituzione”. (AGI)Eiz 071446 MAR 24 NNNN

Esprimo piena soddisfazione per le pronunce della Corte Costituzionale che vanno nella giusta direzione: apertura alla concorrenza e ai servizi innovativi.

Oggi inizia una fase di riflessione che dovrebbe imporre alla politica di riformare il trasporto pubblico non di linea.

Da una parte, la Suprema Corte ha sottolineato come il mercato del trasporto non di linea sia caratterizzato da una inadeguata apertura all’ingresso di nuovi soggetti, come risultino inammissibili le restrizioni alla libertà di stabilimento e del tutto ingiustificate le norme che hanno bloccato il rilascio dei titoli autorizzativi N.C.C. senza che se ne ravvedesse una utilità sociale ma piuttosto per rispondere a istanze protezionistiche.

Dall’altra, la Consulta ha sancito come tutti i divieti e gli obblighi per le imprese di Noleggio con Conducente nell’offrire servizi innovativi siano inadeguati, non proporzionati e contro qualsiasi interesse pubblico, della collettività, dell’utenza.

Appare chiaro come le norme in vigore presentino privilegi nascosti atti a soddisfare le richieste della categoria dei tassisti ma oggi più che mai non risulta più accettabile la pretesa celata di salvaguardare l’obsoleta narrativa “taxicentrica” di anteporre interessi particolari alla libertà di iniziativa economica privata e al primario benessere del consumatore.

Dopo aver abbandonato il tavolo farsa aperto dal Ministero dei Trasporti e alla luce delle pronunce della Corte che hanno di fatto legittimato la nostra iniziativa, ci aspettiamo che il Ministro Salvini ponga fine alla propria iniziativa elettorale, renda definitivamente conto ai cittadini, avviando una reale riforma strutturale delle norme che regolano il trasporto pubblico non di linea per rispondere al diritto alla mobilità di tutti.

Luca Notarbartolo

Presidente

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