Mobilitazione N.C.C. & Bus Turistici

Il resoconto delle due settimane di protesta

La mobilitazione durata due settimane con gli eventi di piazza e di strada dell’8, 14 e 17 febbraio ha generato una indiscutibile reazione. Uno scossone che ha prodotto effetti e parziali risultati ai quali, possiamo solo augurarci, ne seguiranno altri di ben altro spessore e incisività. 

Proviamo a fare il riassunto del “giro d’Italia” che abbiamo messo in campo. Una duplice azione rivolta sia al Governo, che alle Regioni. 

Sono state pubblicate da Regione Lombardia due delibere in contemporanea con la manifestazione di Milano. Una per assegnare fondi statali per 4,5 milioni di euro e una che concede una deroga agli adempimenti previsti dalla scia annuale, impossibili da rispettare in tempo di crisi.

La Regione Molise ha deciso di ascoltare la categoria scendendo in campo con l’Assessore e il Presidente in persona. Appuntamento già calendarizzato con disponibilità a rimodulare fondi già stanziati ma inefficaci.

In Campania sono arrivate rassicurazioni sull’uscita imminente di un contributo a fondo perduto per la categoria Bus Turistici (2,5 milioni di euro) e la richiesta dell’azzeramento dei bolli (N.C.C. vetture e bus) non ha più obiezioni ideologiche. Rimaniamo in attesa dell’individuazione dei fondi in bilancio.

In Piemonte l’attenzione degli operatori si è concentrata sulla lotta all’abusivismo in vista dei grandi eventi. L’intervento della Questura è servito a sensibilizzare la Regione e il Comune di Torino al doveroso contrasto ai cosiddetti “autisti” volontari ponendo un freno al “modello” a cui assistiamo nell’organizzazione di ogni grande evento.

In Sicilia la mobilitazione non si è ancora conclusa e dunque aggiorneremo più avanti. 

A Roma e nel Lazio abbiamo agito (e continueremo a farlo) sia nei confronti della Regione che del Governo. Il Ministero del lavoro ha ricevuto una nostra delegazione. Abbiamo posto l’attenzione sul tema delle migliaia di posti di lavoro a rischio, rimarcando il punto centrale della mobilitazione: il ritorno alle condizioni lavorative del 2019, al passo con gli altri stati europei, eliminazione delle restrizioni che ci riguardano oppure aiuti concreti fino a quando non sarà arrivato quel momento.

Durante lo svolgimento della manifestazione di Roma abbiamo avuto conferma dalla Regione Lazio del ritiro di una delibera che voleva distrarre delle risorse e che ora saranno distribuite a fondo perduto al comparto Bus oltre che della definitiva accelerazione per l’assegnazione di 3,5 milioni di euro di voucher per l’utilizzo di servizi NCC. Misura, quest’ultima, attesa da tempo.

Tutte le piazze d’Italia sono state riprese dai media, locali e nazionali.

Dopo mesi di apatia e immobilismo istituzionale possiamo affermare che una risposta sembra esserci stata. Malgrado ciò, non possiamo certo dirci soddisfatti. Ci stringeremo attorno ai colleghi siciliani fino alla fine della loro protesta, ma da ieri è ricominciata la lotta nei palazzi. Siamo tornati (almeno) al dialogo, uno dei due grandi obiettivi della mobilitazione. 

Ringraziamo tutti coloro che sono scesi in piazza oltre che tutti coloro che ci hanno aiutato nell’organizzazione, nell’elaborazione delle strategie, nella comunicazione, nella creazione dei contenuti e nella diffusione alla stampa. Malgrado tutto, però, la discrezionalità regionale e provinciale delle misure messe in campo fino ad oggi, gli aumenti spropositati di utenze e carburanti e il perseverante, quanto irritante, non ascolto di una larga parte del Governo fanno si che non si possa pensare di abbandonare lo stato di agitazione partito ad inizio febbraio.  

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